Motodays 2017

Eccoci,  a causa del lavoro e degli impegni familiari, dell’inverno che spesso ci costringe a casa, e anche del torpore invernale, mancavamo da un po’ con i nostri racconti. Ma Marzo è il mese della fiera del motociclismo a Roma e come tradizione annuale ovviamente non potevamo farci scappare quest’occasione data la nostra passione per le due ruote, perciò se siete pronti…si parte!

Ci sono quattro giorni a disposizione per visitare questa esposizione ormai giunta alla nona edizione e che è una tappa d’obbligo per gli innumerevoli fedelissimi di ogni casa o per chi ama qualsiasi veicolo a due ruote. Il primo giorno quest’anno è il 9 marzo; avendo un giorno libero mio marito e riuscendo a conquistare un giorno di ferie io, decidiamo pertanto di essere presenti immediatamente. E’ una bellissima giornata di sole, perciò saliamo in sella al nostro destriero e ci incamminiamo verso la Fiera di Roma che anche quest’anno ospita l’evento. Forse sarebbe il caso di dire che il giovedì offre la possibilità di visitare gli stand con maggiore attenzione, senza la calca del weekend, ma d’altro canto molti spettacoli e prove non sono presenti e vengono concentrati nei giorni di maggiore affluenza. Idem gli incontri con i personaggi di spicco del motociclismo o con chi si concentra in epiche avventure e viene quì in fiera per promuovere il proprio libro. Comunque la nostra è in qualche modo una tappa obbligata e va bene così. Il Grande Raccordo Anulare che ci conduce verso la Roma- Fiumicino inutile a dirlo ci regala una delle sue tante giornate di caos totale, incolonnamenti e mezzi strombazzanti. Per strada incontriamo tanti altri appassionati come noi e orde di aficionados appartenenti agli innumerevoli club di questa o quella marca motociclistica e tutti insieme creiamo una fila di rombanti mezzi  incolonnati verso la stessa meta (e tutti ad approfittare della corsia di emergenza). Arriviamo abbastanza presto con tantissima voglia di scoprire tutte le novità di moto, scooter e accessori vari, anche se spesso si tratta di mezzi che non ti potresti mai permettere o anche motorini di piccola cilindrata che ormai fanno parte della storia ma che ci riempiono il cuore di ricordi ed immagini della nostra gioventù…e che occupano un posto particolare nel nostro cuore.

Avendo comprato i biglietti già da qualche giorno, evitiamo la fila che già c’è nonostante sia giovedì e l’ora come detto discretamente fuori dal normale. Con una cartina fornitaci all’ingresso, percorriamo il lungo corridoio per raggiungere i vari stand che anche quest’anno sono cinque perciò…ne abbiamo di lavoro! Abbiamo iniziato a spulciare ogni espositore perchè vi assicuro che anche dalle cose che consideriamo lontane anni luce da noi, possiamo scoprire qualche passione o curiosità. Iniziamo così dallo stand 3 che è il primo a disposizione della fiera, dove troviamo già marche come Kawasaki, Kymco e tante altre. In quello successivo c’è la mitica Tucano Urbano, che ci salva sempre con i suoi mille accessori antipioggia, caldi e comodi per partire e caricare al massimo il nostro somarello. Questo padiglione è stato molto particolare per la presenza delle Harley Davidson, settore molto “a se”, ma veramente caratteristico che vale comunque la pena di guardare. Essendo quasi a metà strada, non ci smentiamo e decidiamo di mangiare (era da un pò che i profumi mi avevano conquistata ma non volevo dirlo subito per non sembrare monotematica). Approfittando di una bellissma giornata di sole, ci sediamo su delle panche posizionate negli spazi aperti di questo immenso posto e ci concediamo birra e panino ed essendo vicino il box prove anche odore di gas incombusti!

Panino salsiccia, patatine e salse. Per riprendere le forze!

Riprendiamo la marcia e troviamo uno degli stand migliori dove ci sono la Honda e la nostra amata Suzuki. Della prima notiamo il primo SH prodotto neglo ormai (sigh) lontani anni ’80 che ha fatto veramente la storia. Ormai non ci sono più i mitici cinquantini di una volta e ci dispiace veramente tanto. La nostra goiventù è stata caratterizzata anche da questi motorini, che ti portavano quasi ovunque con il mitico pieno di 5.000 lire! Senza nulla togliere al nostro Ciccino, la semplicità sia di uso che di spesa che ti riservavano questi mezzi è ormai un’utopia.

Oggi comunque il nostro cuore è  il nostro somarello e quindi  andiamo verso lo stand Suzuki per vedere le evoluzioni del notro preferito.

Producono ancora sia la versione 200cc (che ci fa venir fuori qualche lacrimuccia in memoria del nostro precedente), sia 400 cc e 650cc, sulla quale mio marito perde totalemente i sensi, molto di più rispetto alle varie ragazze chilometriche presenti per pubblicizzare le moto. E’ sempre stato il suo preferito, perciò glielo lascio ammirare in pace, con la promessa che prima o poi arriverà anche lui a completamento della “famiglia”.

 

 

 

Continuando il nostro giro perlustrativo scoviamo  la moto di Valentino Rossi e quella di Marc Marquez.         Il primo rappresentanza del mito senza eguali ed il secondo l’inesorabile forza della gioventù che senza remore referenziali e con un pizzico di cattiveria sovrasta inesorabilmente il passato.


 

 

 

 

 

 

 

…e poi ci siamo innamorati di questa idea.

Per dei campeggiatori come noi è una trovata bellissima! Magari un pò eccessiva ma fantastica!

 

 

 

 

 

 

Infine, l’ultimo stand ci ha regalato un vero spettacolo degli anni ’60, il mitico Volkswagen Minibus. E’ vero che ha quattro ruote, perciò è “fuori posto”, ma che dirgli?

E’ come l’SH 50, ha caratterizzato un’epoca, anzi nel suo caso quasi un secolo!


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

E’ ora di salire di nuovo in sella al nostro Ciccino, così ci dirigiamo verso il parcheggio, non prima di salutarvi però e di confessarvi un piccolo segreto. “Come sempre ho riempito le borse di un sacco di gadget ed adesivi che le spilungone dei box propinavano ad imbambolati maschietti rincitrulliti sia dalla loro avvenenza che da quella delle motociclette in sala”.

Come dire il classico clichè “Donne e motori”……..


 

 

 

 

 

 

 

Al prossimo anno!