Sagra della Tellina Passoscuro

Sagra della Tellina Passoscuro

L’arrivo dell’estate per noi è sempre contraddistinto dalla partecipazione obbligatoria alla Sagra della Tellina a Passoscuro, non c’è scusa che tenga. Due anni fa siamo andati a gustare questo buonissimo piatto il venerdì sera, consapevoli che il giorno dopo ci saremmo dovuti svegliare all’alba per andare a Ravenna ad un matrimonio (io ero anche la testimone dello sposo, perciò le occhiaie non erano proprio consigliate). Lo scorso anno siamo andati sabato a pranzo sapendo che la sera avremmo mangiato in pizzeria, mentre quest’anno Tony ha avuto il turno di notte e alle 14 eravamo già in moto. Eh già il sapore di questa conchiglietta ci ha proprio conquistato!

Nello scorso articolo su questa sagra Tony vi ha detto che da piccolo mentre lui faceva il bagno il padre le raccoglieva con il tellinaro, il tipico rastrello utilizzato per la raccolta. Io vi dico invece che da piccola raccoglievo in riva al mare i gusci vuoti per adornare i castelli che facevo con la sabbia oppure collezionavo quelle con il buchino per infilarle nelle collanine e fino a qualche anno fa non avevo mai mangiato la pasta con le telline! Quant’è strano il mondo vero?

Tornando ai giorni nostri come vi dicevo prima, Tony veniva da una notte passata al lavoro perciò di stanchezza ce n’era; io ero un po’ rimbambita perché fino a quando posso gli faccio compagnia con i messaggi poi crollo improvvisamente e non gli rispondo più. La mattinata perciò era passata in maniera un po’ strana fino a quando mi dice: “passiamo a Fiumicino a comprare cozze e vongole, prima di andare a Passoscuro alla Sagra delle telline?”. Perché farselo ripetere due volte? In un attimo il mio classico abbigliamento del fine settimana composto da jeans, maglietta e scarpe da ginnastica sono pronti e due minuti dopo sono pronta anch’io. Tony ha ancora le pantofole e non si rende mai conto di come faccia a prepararmi in così poco tempo, ma non è che si tratti di un abbigliamento così complicato in fondo!

Il caldo a Roma già si fa sentire perciò decidiamo prima di gironzolare un po’ in libreria perché un buon libro è sempre un ottimo compagno in ogni momento e poi andiamo a Fiumicino. Facciamo una bella passeggiata lungo il molo dove ci sono molti pescatori pieni di attrezzature per me stranissime, per Tony all’ordine del giorno. Mi spiega il modo in cui stanno pescando, a cosa servono tutti i marchingegni intorno a loro e di conseguenza il tipo di pesce che vorrebbero pescare. Come sempre lo allontano con molta difficoltà… 🙁

La nostra permanenza deve essere abbastanza corta perché mettere cozze e vongole nel bauletto dello scooter alle tre del pomeriggio non è una saggia decisione, a meno che non si decida che la sagra è rimandata e la cena è quella! 🙂

Verso le 18:30 arriviamo a Passoscuro e non c’è ombra di dubbio, siamo nel posto giusto.

Sagra della Tellina Passoscuro

Rischio di essere asfaltata per fare la foto, ma poi noto che anche altre persone apprezzano l’idea. Dopo qualche rotonda e un po’ di viuzze ci accorgiamo che la sagra è sempre più vicina perché le macchine sono tantissime e parcheggiate ovunque. Meno male che noi siamo su due ruote!

Come sempre quando una sagra è così longeva state certi che un motivo c’è. La sagra delle telline nello specifico riesce a raccogliere migliaia di visitatori dal lontano 1976 conquistando tutti i palati con questo minuscolo ma saporitissimo mollusco. Con l’aggiunta di aglio, olio, prezzemolo, peperoncino e spaghetti otterrete un piatto semplicissimo ma saporito come pochi altri.

Gironzolando per le vie del paese notiamo che parallelamente alla pro loco, molti bar e ristoranti hanno iniziato ad offrire menù ed altri piatti…

Sagra della Tellina Passoscuro

ma noi rimaniamo fedeli ai vecchi organizzatori e con un po’ di pazienza ci mettiamo in fila. Ebbene si, non sono ancora le 19 orario di apertura degli stand, ma già la fila è lunghissima. I tavoli sono già tutti occupati perché da buoni romani non ci facciamo mai sfuggire l’occasione di fregare il prossimo. Scusate per il termine ma è proprio così: uno fa la fila e gli altri occupano 25 posti così quando la famiglia che ha fatto la fila onestamente inizia a cercare un tavolo ovviamente non trova nulla se non persone che non hanno il vassoio e bivaccano sorridenti. Non vogliamo essere come loro perciò rimaniamo in fila insieme, io mi allontano solo per documentare tutto 🙂

Nell’attesa vediamo che la pro loco quest’anno oltre a tutti i piatti che si possono ordinare separatamente  propone anche un menù.

Sagra della Tellina Passoscuro

Il prezzo era onestissimo perché difficilmente, anche ad una sagra, con 20,00 € si riesce a mangiare un primo di pesce, del fritto ed anche altro, ma non essendo molto interessati al contorno e al biglietto della lotteria optiamo per il menù alla carta e così dopo quasi mezz’ora in fila e molta fortuna nel trovare due posticini non occupati…ecco i nostri vassoi pronti per essere svuotati.

Sagra della Tellina Passoscuro

Ed eccoci pronti a gustare un buonissimo piato di telline e un cuoppo caldissimo pieno di calamari e polipetti. I tentacolini non sono il mio forte di conseguenza in men che non si dica c’è un travaso nel cuoppo di Tony e in arrivo un po’ di anellini in più per me. Che pazienza che ha!  E’ tutto ottimo come sempre ma notiamo che quest’anno le telline non sono moltissime, ma c’è anche da dire che bisogna avere un po’ di fortuna e magari capitare quando il mega padellone sta per finire così svuotano tutto nel tuo piatto! 🙂

Mentre mangiamo noto che quest’anno gli organizzatori hanno avuto un’idea veramente carina e originale: davanti a noi infatti c’è un piccolo stand che vende souvenir della sagra ed io impazzisco per queste cose! Tony mi vede un po’ assente e dato che non mi conosce per niente mi dice: “stai pensando a quale comprare vero?”. Come sono prevedibile!

La famiglia che divide il tavolo con noi è numerosissima perciò appena finito di mangiare decidiamo di alzarci subito e farli stare un po’ più comodi. Iniziamo a gironzolare per i vari stand che in questa sagra sono numerosissimi ovviamente iniziando da quello dei souvenir.

Sagra della Tellina PassoscuroCi sono forchettine con un filo giallo a sostituire gli spaghetti e una tellina con la scritta “41 Passoscuro”, cuoppi con spaghetti e telline, mini piatti con tellina, peperoncino e pseudo spaghetti, bottigliette minuscole con la scritta “Passoscuro” e persino la riproduzione del famoso rastrello per la raccolta delle telline. Si vede che sono tutti oggettini fatti a mano e con grande originalità per l’idea. Non è mai capitato infatti di trovare a nessuna sagra uno stand per i ricordi, che a mio parere non vanno sminuiti neanche in queste occasioni. E’ sempre piacevole portare a casa qualcosa che ci ricorda un posto, una bella giornata, un’ esperienza diversa indipendentemente da quanto lontani siamo da casa o da quanto sia comune o meno l’avventura intrapresa.

Questa volta è Tony che mi allontana con difficoltà, fosse per me le comprerei tutte sia perché sono fissata con le calamite sia perché sono veramente ben fatte e vorrei premiare l’idea nella speranza che venga ripetuta sia il prossimo anno sia in altre sagre. Come con i bambini mi fa scegliere quelle che voglio e poi continuiamo, anzi iniziamo, il nostro giro per gli stand.

Mi fisso di nuovo…

Sagra della Tellina Passoscuro Sagra della Tellina Passoscuro

Purtroppo il viola e i sassi con le coccinelle e gli gnomi mi fanno impazzire perciò capite da soli…

Questa volta resisto e non compro nulla ma è stato difficile.

Proseguiamo il nostro giro perlustrativo. A Passosscuro come anche a Ladispoli per la sagra dei carciofi, gli stand sono tantissimi e si trovano in ogni viuzza e traversa. Se serve un tritatutto sei nel posto giusto, ma anche se occorre comprare lenzuola, asciugamani, braccialetti e ciondoli vari, fino ad arrivare a padelle, utensili di ogni tipo e scarpe. Tra una viuzza ed un’altra, tra una scarpa e un orecchino…ci fermiamo insieme rapiti da una mini esposizione che tutti gli anni ci colpisce.

Sagra della Tellina Passoscuro

C’è una Vespa, un Ciao, un Sì…tutti motorini che hanno segnato più di un’epoca e che in un modo o nell’altro un po’ tutti portiamo nel cuore. E così iniziano i nostri racconti di quando eravamo un po’ più giovani e andavamo al mare a fatica con la Vespa, oppure con il Sì portato rigorosamente al paesello di nascita di uno dei nonni e che non poteva vedere le strade di Roma neanche con la fantasia.

 Ultima tappa, il mare e da qui vi saluto con la speranza come sempre di avervi incuriosito su questa manifestazione, fatto venire l’acquolina in bocca e sorridere un po’.

Alla prossima sagra!

Per altre info:

http://www.prolocopassoscuro.com/