Il Ciccino…

Ormai avrete cominciato a conoscerci un pochino, quindi forse e mi auguro di si, avete letto tra le righe che il nostro mezzo di trasporto preferito per le nostre scorribande è il Ciccino che avrete spesso visto nominato nei nostri articoli. Ma chi è costui?

I  Ciccini sono stati due. Inizialmente era  un Burgman 200 della Suzuki, del  2004 con ben 60.000 km sulle spalle. Ci ha accompagnato in tutte le nostre gite e sagre in totale tranquillità e senza crearci il minimo problema.

Il Burgman “di suo”,  già si propone come scooter “Familiare” disponendo di un vano sottosella encomiabile ed il più grande rispetto a tutti gli altri motocicli in circolazione. Ospita agevolmente due caschi che siano jet o integrali e rimane anche spazio per una borsina con gli attrezzi base, i guanti e qualche altra piccola minuteria.

L'enorme Bagagliaio del Ciccino
L’enorme Bagagliaio del Ciccino

Sul manubrio inoltre sono presenti due vani apribili a compasso dove riporre altri oggetti non ingombranti mentre, sul tunnel centrale si può contare sul classico cassettino chiudibile con serratura dove trovano agevolmente posto gli impermeabili (Nano della Tucano), o una piccola macchina fotografica o anche il tom tom, che per noi è una manna dal cielo. Il vano è dotato inoltre di una presa di corrente a 12 volt che consente la ricarica dei cellulari o l’alimentazione per il navigatore o della fotocamera.

Vi assicuro che una piccola riserva di energia a portata di mano fa sempre comodo, specialmente per chi come noi spesso bivacca in camping con una versatile tenda igloo, ed allora la presa del Ciccino serve per alimentare il gonfiatore per il materassino o per collegare la lucina notturna! Sempre senza esagerare altrimenti si corre il rischio di rimanere a piedi. A questa dotazione abbiamo inoltre aggiunto:

  • Un bauletto posteriore da 54 Litri con l’aggiunta di un portapacchino per la tenda
  • Un parabrezza maggiorato contro il vento e le intemperie
  • Le manopole riscaldate per non soffrire troppo di geloni visto che il freddo non ci scoraggia
  • L’immancabile coprigambe della Tucano Urbano, corredato di due estensioni per proteggere anche il passeggero dal freddo!
  • Due borse morbide (tipo bisacce da somaro) per gli indumenti.
Ecco il nostro Ciccino in configurazione Viaggio
Ecco il nostro Ciccino in configurazione Viaggi

Parliamo ora del suo motore.

Il Ciccino in questione vanta di un’esigua cilindrata monocilindrica di 200cc, poco più di 15 cv, sufficienti a spingerlo in condizioni ottimali fino ad una velocità massima di circa 125 chilometri orari. Credetemi per chi come noi, è amante del viaggio, della meta e non schiavo del tempo queste velocità sono più che adeguate. Ovviamente i nostri percorsi si snodano in un hinterland modesto che comprende perlopiù la scoperta di posti, borghi, sagre nel territorio Laziale, Umbro, Abruzzese, Campano o comunque sempre a corto o medio raggio. D’altronde Giorgio Bettinelli con la sua vespa 125 ha pluricircumnavigato il mondo! E le sue gesta hanno fatto parte della mia adolescenza, come ovviamente tutti i suoi libri.

Il viaggio comincia sotto casa, anzi dall’idea di compierlo, è fatto di aria, di profumi, di sapori, di vento, intemperie e paura di non farcela. Le  difficoltà sono parte integrante di esso, non possono e non devono essere soppresse altrimenti non ci sarebbe gusto, perché tutto contribuisce a raggiungere il traguardo sia esso dietro casa che a diecimila chilometri di distanza.

Il duecento è parco nei consumi e, complice la scelta dei percorsi quasi esclusivamente su statali per godere di panorami mutevoli e per sfuggire alla monotonia autostradale, con un pieno di circa 13 euro si percorrono agevolmente circa 250 km. Fantastico no?

Eppure nel 2015 ci siamo lasciati convincere psicologicamente all’acquisto di un nuovo Ciccino, (nuovo per noi ma comunque preso di seconda mano). La paura era che prima o poi quello posseduto avrebbe cominciato a manifestare i primi acciacchi, 60.000 km per un piccolo frullatore come quello non sono pochi, ma sono convinto che sarebbe potuto durare in eterno con le nostre cure ed il nostro amore (oltre ai tagliandi che effettuo personalmente per tenerlo in forma). E così per il nuovo entrato ci siamo concessi una cilindrata maggiore e siamo passati al Burgman 400, teoricamente per una sicurezza psicologica maggiore e per le velocità autostradali maggiori, tecnicamente solo perché ci piaceva molto!

Il trapasso non è stato indolore ed ancora ci piange il cuore per averlo fatto.

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Dal concessionario per il tradimento….

Gli accessori che avevamo sono stati perfettamente adattati al nuovo entrato, e con una modica spesa abbiamo aggiunto quelli che non era possibile riutilizzare. I consumi sono aumentati un pochino ed ora servono circa 17 euro per percorrere gli stessi chilometri che facevamo prima con tredici, la velocità di punta si è spostata a 150 km/h più che sufficienti per gestire in scioltezza tratti autostradali e comunque in un anno e mezzo di uso siamo tornati ad aver 65.000 km all’attivo. Il raggio d’azione si è spostato in maniera più ampia e nell’estate del 2015 ci siamo fatti trasportare in Sicilia per un giretto dell’isola di cui poi vi narreremo.

Siamo soddisfatti della scelta ed il Burgman per i nostri spostamenti si è rivelato ancora una volta un mezzo davvero versatile anche se siamo ancora un pochino tristi per aver tradito il primo. Li avremmo dovuti tenere entrambi!!

Eccolo il Ciccino.1
Eccolo il Ciccino.1