Mordi e Vai..

Eccoci a raccontarvi un’altra nostra esperienza, culinaria ovviamente. In un qualsiasi giorno di ferie preso solo per sbrigare le solite faccende noiose quali giri per uffici, pagamenti e prenotazioni varie, ad un certo punto io e Tony ci siamo guardati e come succede sempre in queste occasioni, capiti in un attimo. Avevamo voglia entrambi di svagarci e prenderci quel po’ di tempo che ogni tanto ci piace pensare che “meritiamo” tutto per noi e senza pensieri. Dato che siamo spesso alla ricerca di posticini semplici, ma un po’ diversi dal solito, sfodero il mio libricino magico, dove appunto tutti i posti che prima o poi visiteremo, ed ecco qui che ci si illuminano gli occhi: “Mordi e vai”. Da quello che sappiamo si tratta di un chiosco all’interno del mercato di Testaccio, privo della possibilità di sedersi per gustare quelle che sembrerebbero delle prelibatezze all’interno di un panino. Non ci scoraggiamo anche perché per noi la comodità non viene di certo prima della bontà, così terminati tutti i giri in programma per la mattinata, rimontiamo in sella al Ciccino e ci dirigiamo verso il quartiere Testaccio. Arriviamo nonostante le indicazioni del tom tom per l’ultimo tratto siano state un po’ fuorvianti ed entriamo nel mercato che tutto sembra tranne un mercato di città (almeno per come siamo abituati). E’ molto particolare perché la struttura è nuovissima e curata, alcune postazioni sono dei veri e propri negozi, non il solito agglomerato di bancarelle dove i proprietari sono abbandonati a se stessi. Passeggiamo un po’ perché si impara sempre qualcosa di nuovo, da ogni esperienza e da ogni posto anche dove meno te lo aspetti, ma da lì a poco veniamo rapiti dall’odore che ci aspettavamo fin dall’inizio. In un attimo non capiamo più niente perché si materializza davanti ai nostri occhi il chiosco tanto cercato.

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Come preannunciato non c’è possibilità di sedersi, ma non importa perché il bancone è pieno di specialità romanesche e non solo e la parola chiave è panino, ma che panino! Di lì a poco il nostro unico pensiero sarà: “e ora cosa scelgo?”  Vediamo le persone in fila prima di noi, andar via con panini stracolmi ma non con i soliti ingredienti che si trovano normalmente dai paninari, ma con dei veri e propri piatti con i quali si potrebbe imbandire una tavola. Si va dalla coratella e carciofi, alla scottona all’amatriciana o con cicoria e broccoli, alla trippa, al ragù bianco… non si sa veramente da che parte iniziare perché sarebbero tutti da assaggiare. Scoviamo un angoletto all’interno del mercato dove sono state abbandonate alcune sedie e un tavolino e non ce li facciamo scappare.

Optiamo per il panino con i bocconcini di vitella alla carbonara e quello con coratella e carciofi accompagnati da due birre.

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Non ancora soddisfatti perché è vero che l’appetito vien mangiando (anche se per noi non vale quasi mai :-)), ne dividiamo uno con la trippa.

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Ovviamente anche questo non delude le nostre aspettative. Che dire? Se ci fossimo potuti fermare un altro po’, ci saremmo riposati e avremmo iniziato nuovamente!

La prossima volta, voglio assolutamente assaggiare quello con le polpette della nonna…

Aggiungerei anche:    ” se stesse sotto casa…”