Camping ad Anguillara e Sagra delle Fettuccine a Canale Monterano

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Il sole caldo e le grida gioiose dei bambini in strada mi mettono sempre voglia di non tornare a casa ma di viaggiare in continuazione, passeggiare, stare all’aria aperta respirare l’aria carica di intensi profumi e soprattutto liberare la mente e dare sfogo a quella fantasia di bambino che non ha voluto seguire di pari passo la mia crescita anagrafica. Quel venerdì pomeriggio mentre mi recavo a prendere Luisa al lavoro, il cielo terso  la leggera brezza che spirava e la voglia di fuggire dalla città,  mi aveva già fatto prendere una decisione per i giorni seguenti. Ovviamente mia moglie non era ancora al corrente di nulla ma so che sull’argomento posso sbizzarrirmi come preferisco, confidando sempre nella sua disponibilità volta a realizzare ogni  mio desiderio. Pertanto mentre tornavamo a casa sempre sul nostro Ciccino le esponevo in breve il piano che nel frattempo avevo rapidissimamente elaborato:

“Sabato mattina partenza per il lago di Bracciano con tenda!!”

 Si, proprio come da ragazzini!

D’altronde so perfettamente che le pretese di mia moglie in questo contesto sono minime, le bastano cinque minuti per prepararsi un bagaglio ultra slim e ancora meno come aspettative. Insomma si fida e di questo ne sono felice. Giunti a casa una doccia veloce e poi di corsa a preparare quel minimo indispensabile per questi due giorni che ci aspettano, tutto ridotto all’osso ovviamente, tranne la tenda ed i due sacchi a pelo. Il resto lo troveremo per strada! Fa caldo, e ci intratteniamo un pochino sul balcone a chiacchierare, fantasticare, e cercare qualche posticino slow dove assaggiare qualcosa di sfizioso. Luisa non mangia, è una sua caratteristica, lei spizzica e lo fa in modo quasi ininterrotto durante la giornata. Questo ci porta a pianificare i nostri viaggi in funzione ….. del suo appetito!

Si è fatto tardi ed anche per oggi si va a nanna (con la consapevolezza che pagherò per la mia ultima affermazione).

Buonanotte!

Primo giorno

Roma- Trevignano-Anguillara-Canale Monterano-Anguillara
Km120

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La sveglia non mi coglie di sorpresa, riesco a svegliarmi sempre prima del suo trillo quando sono eccitato per qualcosa. Mi accadeva anche da ragazzino, notte insonne prima di andare a pesca in questo o quel meraviglioso posto in cui non ero mai stato, poi, mi addormentavo lì , vanificando tutti i miei sogni,  nutriti,  coltivati ed innaffiati con la mia fantasia per giorni e giorni. Ma vàààà!!

 

Chiamo Luisa che in questo non mi assomiglia affatto, preparo il caffè e mentre lei sistema le ultime faccende di casa, scendo in garage per la  preparazione del mezzo.

Il Ciccino è al suo posto che attende, quasi sapesse che oggi tocca a lui portarci a spasso non per dovere ma per piacere, consapevole che sarà lui a scegliere i ritmi del viaggio perfettamente conscio che i suoi limiti,  sono da noi considerati come i suoi pregi e che mai lo forzeremo a dare di più.

Prima tappa alla stazione di servizio, dove l’economicità del pieno non smette mai di sorprenderci. Quindici euro insufflati a forza nel bocchettone della benzina, sufficienti per farci trascorrere l’intero fine settimana senza dover rimettere mano al portafogli per questa operazione.

La giornata è meravigliosa ed è un peccato dover fare la via SS2 Cassia che purtroppo non offre spunti di rilievo e nemmeno velocistici. La cilindrata del nostro somarello e la presenza di numerosi velox sul percorso infatti non sono dalla nostra parte. Una volta abbandonata la statale puntiamo subito per Trevignano Romano, dove sappiamo che si svolge mensilmente il mercatino dell’antiquariato, poi passeggiata sul pontile aperitivo al bar adiacente al lago e via di nuovo verso Anguillara dove giungiamo in pochi minuti. Troviamo il campeggio alla nostra destra, davvero carino con le piazzole in soffice prato poste a pochi metri dall’acqua.

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Il tempo di montare la tenda, fare una velocissima doccia e poi sopraffatti dalla fame ci fiondiamo a gustare le specialità gastronomiche locali che pur se presso il ristorante del campeggio, non lasciano affatto desiderare!

Siamo satolli e soddisfatti, la genate non è moltissima e sotto l’ombra si sta davvero bene. Il pomeriggio il pisolino è d’obbligo, cullati dalla brezza lacustre che entra nella nostra igloo posta all’ombra dei platani scroscianti. Che pace…

Guardiamo la serenità di questo luogo che ben presto verrà preso d’assalto da sciami di turisti (per lo più Olandesi) che si sobbarcheranno un lunghissimo viaggio per godere della stessa piacevole sensazione che noi viviamo a due passi da casa e che spesso dimentichiamo di prenderci.

Luisa studia la tappa gastronomica per la serata, io sono immerso nei miei mille pensieri, tanto che alla fine mi addormento.

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Al mio risveglio mia moglie ha trovato il luogo magico dove cenare. Saltiamo di nuovo in sella per raggiungere Canale Monterano, si svolge la “Sagra delle fettuccine fatte a mano”. Devo dire che dal sito della pro loco si prospetta davvero ottima.

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Alla modica cifra di 10 eurini ci spariamo un  tris di fettuccine fatte a mano (cacio e pepe ai frutti di mare, funghi porcini e cinghiale in bianco)  poi patate fritte e cinghiale in umido, bruschetta e un bicchierozzo di ottimo vino rosso:

Magic moment.

La serata scivola via in fretta tra la fila, una passeggiata ed il mesto rientro al camping costeggiando il lago immerso nel buio più totale ed illuminato solo perimetralmente dalle luci dei paesini  circostanti. Ciccino scivola silenzioso nella notte, ci fa sentire sicuri, non ci ha mai abbandonato nonostante  i suoi 65000 km alle spalle! Arriviamo al camping e  parcheggiamo davanti alla tenda. I bambini sono raggruppati in drappelli sparpagliati ovunque, i grandi passeggiano oppure stanno al bar a bere qualcosa, ci sta anche chi pesca o perlomeno tenta di farlo!

Come conosco bene questo lago, quante giornate e nottate vissute su queste rive da ragazzo, altro che “Il vecchio ed il mare”, molto di più! Comincia a rinfrescare è l’ora di chiuderci nel nostro piccolo nido. Il sacco a pelo fa il suo dovere ed è fantastico non sentire più le cicale che finalmente hanno smesso di rompere, ora è il fruscio della risacca che predomina.

Abbozzo a prendere il libro, ma so già che non andrò lontano. Voglio godermi questa meravigliosa sensazione di far parte della natura, parte del paesaggio, parte di quello che mi circonda. Voglio godermi il silenzio, il fruscio delle foglie, voglio…anzi vorrei perché il sonno mi frega.

Buonanotte!

campeggio

Secondo giorno

  

Anguillara-Roma
Km60

Il mattino mi sorprende con un sole meraviglioso che spunta dalla riva opposta del lago, mi assumo qualche rischio e sveglio Luisa per far si che non si perda questo spettacolo della natura. Una sciacquata ai bagni pubblici e via al bar per godere di un profumatissimo e croccante croissant appena sfornato.

Tra poco dovremmo smontare la tenda e tornare a casa, altre faccende ci impegnano purtroppo il pomeriggio.

Spesso ci concediamo questi svaghi, semplici da organizzare e da vivere in serenità con la spensieratezza che la vita con il “diventar grandi” ci porta via.

Fino ad ora con noi non ci è riuscita e spero non ci riesca mai!

E con voi?

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