Oggi vi portiamo a Greccio e alla Sagra dei Primi

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Oggi vi parlo di Greccio, un paesino a metà strada tra Rieti di cui ne è provincia e Terni, a poco più di un centinaio di chilometri dalla capitale e facilmente raggiungibile sia dalla vi Salaria (SS4), sia tramite autostrada.

Famoso per aver ospitato intorno al 1200 San Francesco che qui risiedette e diede origine alla prima rappresentazione vivente del presepio, Greccio si dice che fu fondato da una colonia greca da cui deriva il nome. Nel 1288 fu edificato il “Santuario” dove si svolgeva il Presepio vivente e successivamente anche la “Cappelletta” che era il luogo sito sul monte Lacerone, dove il Santo era solito isolarsi in preghiera.

Come avrete capito il paese e la natura che lo circondano offrono spunti particolarmente interessanti per una visita, cimentandosi volendo, negli innumerevoli sentieri incontaminati che portano alla Cappelletta, a Stroncone ed altri innumerevoli spunti naturalistici.

Ma torniamo a noi,

durante il periodo Natalizio Greccio spesso tinto di bianco a seguito delle copiose nevicate che qui non sono affatto una rarità, offre spunti sia enogastronomici che di svago, addobbandosi a festa con i tradizionali “Mercatini di Natale” davvero caratteristici. Il paesino è davvero godibilissimo e passeggiare per le viuzze del centro storico davvero appagante.

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Unica nota davvero da non trascurare è l’abbigliamento. Spessissimo qui il freddo si fa veramente sentire specialmente al calar del sole o nelle giornate di vento, quindi anche se volete venire addobbati stile Cortina D’Ampezzo, non trascurate quest’aspetto altrimenti vi rovinerete la giornata.

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Lo scorso anno ovviamente noi non abbiamo perso l’occasione e ci siamo fatti tentare dalla “Sagra dei Primi alla Francescana “, ci siamo abbigliati come Babbo Natale e naturalmente in sella al nostro scooter siamo partiti alla volta di questo fantastico luogo. Abbiamo scelto come sempre lo stile che più ci contraddistingue “slow”, passando per la via Salaria dove vige un attentissimo schieramento di autovelox che in questo caso ci ha fatto piacere poiché dovendo necessariamente andare piano le temperature rigidissime si avvertono meno. Abbiamo circumnavigato Rieti e successivamente tramite il raccordo Rieti-Terni siamo giunti a Greccio. In tutto un centinaio di chilometri faci facili tranne l’ultimo tratto quando si comincia a salire ed è abbastanza facile sbagliare strada. Abbiamo anche costeggiato il fiume Velino, meraviglioso con le sue sponde imbiancate. All’arrivo una fila interminabile di auto velocemente sorpassate grazie al nostro due ruote e non vi nascondo anche che con un pizzico di rivincita dopo tutto il freddo patito. Trovare un vicoletto dove lasciare in attesa il nostro somarello è stat un’impresa ardua, ma quando noi eravamo già a spasso i quattroruotisti ancora cercavano un varco dove lasciare l’auto. Il paese merita davvero una visita. Tutto è a misura di turista e nonostante il freddo cane, un timido sole rendeva piacevolissimo il cammino.

All’ora di pranzo ci siamo diretti alla tensostruttura riscaldata da enormi termoconvettori, ma nonostante ciò ci permettiamo di dare un suggerimento a chi non voglia rinunciare al comfort e alle prelibatezze del luogo e decidesse pertanto di testare i vari ristoranti in loco. Le strutture presenti non sono poche ma spesso si rischia di fare file di ore ed ore quindi prenotate per tempo!

L’affluenza alla sagra era modestissima e successivamente abbiamo capito il perché.

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La disorganizzazione la faceva da padrone e dopo aver acquistato i 2 ticket a prezzo fisso (15 eurini cadauno) ci siamo seduti al tavolo.

Il pasto comprendeva:

  • Zuppa di ceci e fagioli
  • Gnocchi al sugo
  • Pennette sugo, piselli e carne (non pervenuta)
  • Ravioli al pomodoro
  • 1/2 Acqua

Con l’aggiunta di un euro veniva concesso un bricchetto da 0.25 cc di vino con il marchio Coop. Volendo era possibile ordinare solo alcuni primi, con un piccolo sovrapprezzo.

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La passeggiata di fine pasto al Santuario o la visita al presepe ripaga comunque la delusione della manifestazione culinaria.

Un ultimo consiglio, visitare Greccio è un’esperienza davvero gradevole, ma per mettere qualcosa sotto i denti…meglio organizzarsi diversamente, il reatino offre spunti gastronomici davvero eccellenti.

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Alla prossima sagra..