L’Arrosticinaro a Roma….

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Le festività appena trascorse, ci hanno lasciato un terribile raffreddore che ci ha costretto in casa da venerdì 23 fino alla giornata del 28, quando in serata, esasperati da cotanta inattività ed aggrediti da una voglia matta di vedere gente, vita, aria fresca, nonostante la consapevolezza di fare una stupidaggine, alle ore venti e trenta circa, ci siamo catapultati fuori dalle quattro mura di casa.

Inizialmente l’idea era quella di andare al cinema ma dobbiamo dire che in fatto di scelta di films con Luisa abbiamo tendenze alquanto diverse. Io preferisco qualcosa di intrigante, strutturato, sostanzialmente poco brillante ma che abbia o comunque che lasci alla fine una morale da ricordare o qualcosa su cui riflettere. Luisa invece è più portata verso qualcosa di allegro, non banale, una commedia comunque leggera. Una decina di giorni orsono avevamo visto su mia richiesta “Sully” perché la storia era molto intrigante ed ottimamente interpretata da tom Hanks e Luisa mi aveva accontentato senza battere ciglio. Questa seria per bilanciare ci eravamo orientati su “Non c’è più religione” con Bisio, Gassman eccetera. In realtà avrei visto volentieri “Captain Fantastic” dove la trama mi aveva appassionato, ma per par condicio e perché non sarebbe stato giusto scegliere sempre io avevo tenuto in silenzio il mio pensiero.

Sostanzialmente eravamo pronti, quando è arrivata la botta di culo e Luisa ha pronunciato queste parole

  • E se andassimo dall’Arrosticinaro?

Il locale, anzi i locali in quanto ne sono presenti due su roma, uno in via Nomentana e l’altro in via della lega lombarda, come facile intuire dal nome, offrono alla clientela prodotti tipici abruzzesi ed in primis i famosi arrosticini di ottima carne di pecora. La nostra scelta cade sul locale di via della lega lombarda a circa una quindicina di chilometri da casa. Purtroppo non possiamo utilizzare il ciccino, sarebbe da veri irresponsabili…. perciò con nostro dispiacere prendiamo l’auto, “Miky”. Uno di questi giorni vi parlerò un pò anche di lei.

Dieci minuti e siamo sul posto. Trovare parcheggio non è facile ma nemmeno un’impresa titanica visto che il locale appoggia su uno dei muri perimetrali del Verano e che ad una certa ora, suddetta via diventa praticamente una landa deserta dove le auto parcheggiano anche sui marciapiedi.

Il locale all’apparenza è un buchetto e dispone di un solo piccolissimo accesso sulla via. Ad attenderci uno striminzito corridoio dove sulla sinistra si aprono una serie di rientranze.

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L’ingresso del locale

Quando entriamo il locale non è molto pieno, ma ci ricrederemo presto. Ci raggiunge una simpaticissima cameriera che ci chiede se abbiamo prenotato. Al nostro no, la scelta unica ricade su due tavolini messi piuttosto all’ingresso, fa un pò freddino ogni qualvolta entra o esce qualcuno, ma va bene così.

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La sala centrale

Prendiamo posto mentre continuano ad arrivare nuovi commensali, ed ecco un’altra cameriera che ci chiede se conosciamo il posto e ci aggiorna delle novità dell’ultima ora. Hanno preparato un terzo tipo di arrosticini, sono di formaggio e sono impanati nella tempura, una sfiziosità di cui Luisa si è già innamorata. Anche la “pezzatura” degli arrosticini tradizionali che consisteva in due tipologie, standard ed extra, si è arricchita di una terza tipologia XXL. Optiamo per questi, preceduti da due rosse doppio malto medie, e dal classico antipasto del Pastore. L’antipasto viene servito in maniera molto carina in una cassetta di legno tipo quelle usate dai fruttivendoli e riempita con:

Prosciutto crudo, lonza, salsiccette di cinghiale, salame, vari tipi di formaggio e miele. Infine una simpatica frittatina in una padellina.

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Arrosticini di formaggio fritto
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Antipasto del Pastore

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Iniziamo la nostra cena ed intanto il locale si è totalmente riempito. La birra scende che è una meraviglia ed anche le cibarie spariscono dal piatto in breve tempo. Alla fine arrivano gli arrosticini, quelli XXL. Li avevo chiesti ben cotti e devo dire che sono realmente buoni. Siamo soddisfatti ma sai, manca ancora qualcosa di sfizioso, alla fine decidiamo così, una genziana per me ed un tiramisù per Luisa (che alla fine mangeremo in due mentre la genziana che è amara l’ho bevuta solo io…)

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Siamo soddisfatti, tutto buono ed il conto davvero non oneroso. Ci alziamo da tavola ripromettendoci sicuramente di tornare, magari nell’altro locale che ha degli spazi all’aperto. Ovviamente quando farà meno freddo.

Un saluto a tutti……